Come ci si deve comportare con i dipendenti di un’azienda in cui, internamente, sono installate telecamere di sicurezza? Secondo le normative vigenti, è sufficiente l’installazione di cartelli informativi di tipo semplificato, che rinviano ad informazioni più dettagliate disponibili presso la sede dell’azienda o sul sito web della stessa, per ottemperare all’obbligo di informazione, anche nei confronti dei dipendenti, previsto dagli articoli 12 e 13 del Regolamento UE 679/2016. Buona pratica, in ogni caso, è quella per cui, quando si stipula un contratto, al dipendente si forniscano dei documenti informativi che avvisino della presenza di un impianto di videosorveglianza all’interno dell’azienda. Altro consiglio è quello di emanare periodicamente circolari interne sull’uso corretto delle risorse tecnologiche aziendali e sulle misure di sicurezza poste a tutela dei dati e del patrimonio, incluso il sistema di videoregistrazione.

Le telecamere interne in un’azienda, lo ricordiamo, sono soggette a alla preventiva autorizzazione delle rappresentanze sindacali aziendali o della Direzione territoriale del lavoro. Il Garante indica in 24 ore il termine massimo di conservazione delle immagini, salvo specifiche e documentate esigenze. L’informativa deve essere fornita in modalità semplificata, chiara e visibile anche nelle ore notturne, per consentire di scegliere liberamente se farsi riprendere dalla telecamera.

Secondo la Corte di Cassazione, solo i controlli del patrimonio aziendale, adeguatamente motivati, permettono di non informare il dipendente della presenza delle telecamere. In questo caso, però i dispositivi devono essere posizionati in modo tale da non consentire la rilevazione dell’attività lavorativa.

Per ogni questione di natura legale, chiedi comunque consigli ai tecnici commerciali di Datacom Tecnologie di Firenze alla mail info@datacomtecnologie.it oppure tramite il form Contatti.

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